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News Update : Spell Of Dark!


Awarness il primo disco di Antonello Frongia , in radio con il nuovo singolo Non voglio più perderti

Penulis : Vincenzo on venerdì 30 ottobre 2015 | 10:11

venerdì 30 ottobre 2015


"Non voglio più perderti" è il racconto di un amore perduto e mai spento, cui la vita concede una seconda possibilità che va preservata dalla ripetizione degli antichi errori.
Il testo, la melodia e le scelte interpretative sono mirate a rendere le immagini, le sensazioni e l'atmosfera di grande emozione intima, fino all'esplosione finale di un assolo sorprendentemente rock che mostra la grande versatilità del pezzo. Tra le collaborazioni,nel disco troviamo anche il famoso chitarrista Riky Portera ed il produttore Renato Droghetti.

Antonello Frongia nasce a Cagliari nel Settembre del 1967, numerosi premi locali e regionali, palchi diversi con una sua band e le fortunate trasmissioni televisive FuoriOnda e ControCanto, fino al fortunato Premio Dalla del 2013 dove si mette in evidenza con i suoi primi pezzi ; l' anno successivo (ricco di riconoscimenti di livello) è quello della maturità, la vittoria del Premio della Critica al Dalla 2014 con i suoi inediti jazz, che gli valgono una visibilità anche fuori dalla Sardegna e l' incontro con l' etichetta SanLucaSound, partner del Premio con cui decide di produrre il suo primo cd.
Avviato allo studio della teoria musicale da una zia suora e musicista, muove i suoi primi passi come allievo di chitarra, prima classica col M° Pietro allora e poi ritmica e acustica col M° Giancarlo Saiu.

Sono i tempi delle prime band fra ragazzi e della scoperta della vocalità come mezzo espressivo. Lasciata per qualche anno la musica per conseguire la laurea in medicina e successiva specializzazione, riprende a fare musica e contemporaneamente teatro.
L' incontro con la M° Rita Sannia ed il M° Pierpaolo Cardia è però l' input definitivo che fa sorgere una vocazione allo swing, alla cura dell' interpretazione e della scrittura di pezzi inediti.


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Valentina Cannavacciuolo conquista la giuria a Tu Si Que Vales

Penulis : Vincenzo on mercoledì 28 ottobre 2015 | 12:04

mercoledì 28 ottobre 2015


Valentina Cannavacciuolo, classe 97' è una giovane cantante , considerata tra le voci piu' interessanti del panorama musicale italiano. Valentina vive a Grosseto dove studia canto presso il Centro Didattico Musicale Rockland di Grosseto con Daniela Volpe e pianoforte con il M° Enrico Rinnoci e integra la sua attività formativa presso "Le Muse Accademia Arte e Spettacolo" a Piombino, diretta da Gianna Martorella.
Nel 2014 vince il concorso nazionale Oulx Lab "Io sono un cantautore" e viene premiata dal ministro dell'istituzione Stefania Giannini . Una passione per Valentina nata all'età di 3 anni, che la porta a 10 anni a studiare canto e pianoforte.

Diverse sono le manifestazioni che l'hanno vista esibirsi su diversi palchi italiani per citarne alcuni "Una voce per Sanremo" , "Festival di Santa Anastasia (Napoli)" 2013, Preseduta dal maestro Vessicchio,e Fabrizio Palma, Festival del Tirreno 2014, preseduta da Mara Maionchi e luca Pitteri.

Valentina ha seguito inoltre numerosi Masterclass, e Stage con professionisti dello spettacolo quali: Teddy Reno, M°Ciro Barbato, Grazia di Michele, Loretta Martinez, Luca Pitteri, Silvia Mezzanotte, Angelo Valsilio,Gatto Panceri, Alberto Fortis, Vincenzo Incenzo, Si è esibita in manifestazioni che hanno visto la partecipazione di Albano Carrisi, Enrico Ruggeri, Riccardo Fogli.

Di recente l'abbiamo vista partecipare al programma Tu Si Que Vales in onda su canale 5, Valentina ha interpretato il brano di Amy Winehouse riscuotendo grande successo da parte del pubblico e dei giurati. Attualemnte si sta preparando per la prossima puntata e a noi non resta che augurarle ancora una volta di convincere i giudici con il suo straordinario talento
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In radio e negli store digitali “Di più”, il singolo d’esordio di Claudia Franchina

Penulis : Vincenzo on martedì 27 ottobre 2015 | 08:13

martedì 27 ottobre 2015


È in radio e disponibile negli store digitali "Di più" ( Swithmuse Music Group ), il primo singolo dell' artista siciliana Claudia Franchina, un brano pop di che segna il suo esordio discografico.

Scritto da Matteo Maniglio con musiche e arrangiamento di Antonio Licchetta, " ‘Di più’  - racconta Caludia - parla della voglia di andare avanti, della voglia di volere sempre di più. Non bisogna mai accontentarsi e mai farsi bastare niente, perché ciò che la vita mette a disposizione sono solo le basi: siamo noi a dover metterci al lavoro e a realizzare ciò che vogliamo. Non possiamo stare col timore che qualcosa non vada come vogliamo se non lo viviamo, e non possiamo rimanere fermi in attesa che tutto ci cada dal cielo. Sognare va bene, ma arriverà il momento in cui quel sogno lo vorrai toccare con mano, ed è allora che dovrai darti da fare, e, se ci saranno delle delusioni, il giorno dopo potrai ricominciare, più forte di prima. "

Claudia Franchina intraprende gli studi di pianoforte all’età di 11 anni e l’anno seguente quelli canori. Nel 2008 entra a far parte del casting del Musical “Sulla via di Damasco” esibito in varie città italiane (Milano, Roma, Avellino, Caserta, Rocca di Caprileone).
Partecipa a vari festival, tra cui il festival canoro “Diventerò una stella” (3° posto e il premio della critica con il brano di Mina “Volami nel cuore”); il festival nazionale “Il Pilone D’Oro” al Teatro Vittorio Emanuele di Messina (2° posto); semifinali a Roma del “Tour Music Fest”; semifinali a “Il Cantagiro”. Si è esibita  al “Festival Estivo” di Piombino, al concerto di Laura Bono ed al “Gran Galà dello Sport”.



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Heart Of Steel Records annuncia il debutto discografico del guitar virtuoso Daniele "Bat" Maraspin

Penulis : DeFox Records on sabato 24 ottobre 2015 | 03:01

sabato 24 ottobre 2015


Heart Of Steel Records è orgogliosa di annunciare il debutto discografico del guitar virtuoso Daniele "Bat" Maraspin.
L'EP si intitola “A Bat's project” e contiene 3 brani con un sound fortemente influenzato da gruppi metal come gli Animals As Leaders, Messhuggah, Sikth, Periphery, Jason Becker, Nevermore, Jeff Loomis, Korn, ma anche da altre band o musicisti completamente diversi come Steve Vai, Michael Jackson,Muse, Foo Fighters, Nirvana, Skrillex, Pendulum, Nathan Navarro.
Un prodotto che spazia da sonorità ritmiche estremamente metal fino ad un sound tipico della musica dubstep.
Diversamente da quello che ci si potrebbe aspettare “A Bat's project” è un EP incentrato più sulle ritmiche che sugli assoli.
La release digitale sarà disponibile dal 15 di Novembre su tutti i migliori webstores mondiali, iTunes, Amazon, Spotify, Deezer, Google Music, Nokia, Emusic...i brani entreranno subito in rotazione nella piattaforma di Playlist Radio.


Daniele Maraspin è nato a trieste nel 1988 fin da piccolo inizia a navigare nella musica studiando da prima il pianoforte, per poi passare al violoncello e quindi in età adolescenziale decidere di studiare la chitarra elettrica!
Studia con l'insegnante Gianni Rojatti (chitarrista della band Dolcetti) il quale lo instrada nel mondo della chitarra shred e lo convince ad iscriversi all'accademia lizard, dove nel 2013 si diplomerà con il massimo dei voti 30/30 con lode.
Nel frattempo Daniele, studia per un paio di anni con il maestro Andrea Massaria, la chitarra jazz, apprende l'infarinatura base del genere e la trasforma seguendo le proprie esigenze.
Nello stesso periodo inizia ad insegnare presso il Cam-lizard di Monfalcone e si impegna in diverse band dal discreto successo vedi Shattered Thought Patterns e per un breve periodo negli Elbow Strike.


L'Ep nasce grazie alla volontà di creare un prodotto esordiente di chitarra solista.
Il progetto viene accolto con entusiasmo da Gianni Rojatti, il quale si propone nel ruolo di produttore e co-arrangiatore.
Nei mesi a seguire vengono esaminate tutte le tracce di prova e ne vengono scelte tre che andranno a comporre l'Ep.
Erik Tulissio, batterista della Band Dolcetti accetta di registrare tutte le tracce di batteria e crea in pochissimo tempo un tappeto ritmico devastante. 
Il tutto è stato mixato dal grande Giacomo Castellano.

L'artwork è stato realizzato da Mauretto Loredan, le foto sono di RRR Remi Real Rock, il Music Trailer è stato girato e montato da Excellent Video.


Contatti

Twitter:  https://twitter.com/DanieleMaraspin 
Facebook:  www.facebook.com/DanieleBatMaraspin
Label : http://heartofsteel.nlz.it
Press Officie: http://www.dvlgator.eu

***Daniele prersenterà il suo debut Ep il 15 Novembre in occasione del Festival SHG Second Hand Guitar a milano presso il  Quark Hotel





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"Solo Sogni" il nuovo singolo di Davide Melis

Penulis : Vincenzo on martedì 20 ottobre 2015 | 12:19

martedì 20 ottobre 2015


“Solo sogni” è il brano più intenso, più introspettivo e più genuinamente rock dell’album “Lo Rifarei”, un brano in cui l’autore sceglie di raccontare in prima persona “Il nero”.

Ma che cos’è “Il Nero”? Il nero è una scelta, una sorpresa, una discesa nelle profondità di se stesso. Il nero è il buio, la paura, l’angoscia, la disperazione, è il vuoto dentro di noi con cui tutti prima o poi dobbiamo fare i conti. Il nero è “l’oscuro passeggero”.
Il nero è tutto ciò che abbiamo quando non abbiamo più nulla, tutto ciò che sappiamo quando ci sembra di non sapere più nulla. È il giorno che non vorremmo mai passare, il giorno di un domani senza domani. Il nero è inevitabile.

E allora Davide Melis ce lo racconta, stavolta senza l’ironia che caratterizza altri brani come “La crisi” e “Sulla corsia del sorpasso”, ma più come un sogno, o il delirio di in una notte in cui la coscienza è smarrita e l’anima è sbiadita.
Come un racconto dell’orrore, o più semplicemente dell’errore: una storia d’amore tra la Notte che fugge e il Giorno che la rincorre, finché la Notte non pone fine all’illusione che ci possa essere un futuro in cui stare insieme.

È allora che il buio si fa più intenso. E… Solo allora può sorgere l’alba, che sconfigge il Nero e apre la strada all’incontro che chiude il primo capitolo di questa saga in chiave rock.
In “Solo sogni” si ritrovano le atmosfere rock degli esordi di Davide Melis, che conferma di poter svariare tra generi diversi con il coraggio e la fantasia di un moderno cantastorie d’autore.

Dagli stessi autori di “Sulla corsia del sorpasso”, uno dei singoli indie piu’ trasmessi dalle radio negli ultimi mesi, arriva "Solo sogni" il nuovo brano tratto dall'album del cantautore Davide Melis (autore anche dei brani “A volte no”, “Lo rifarei”, “La crisi” e “La Terra della Pace”).

Il brano, arrangiato da Massimo Zoara leader dei B-Nario è stato prodotto al QG studio, mixato da Marco D'Agostino presso il 96 Khz di Milano e masterizzato allo Swift Mastering di Londra


Il video è “firmato” dal fotografo e regista santhiatese Fulvio Borro.

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Gli Armonight presentano oggi il nuovo video


Fantastico video per gli ARMONIGHT, che  dal loro nuovo e fiammante full lenght intitolato "Who we really are" uscito per Heart Of Steel Records estraggono il brano "Gipsy girl"!






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Al via New Entries Europa Tour

Finalmente un progetto internazionale per nuovi volti e nuovi talenti della musica: New Entries Europa Tour, ideato da Norma Imbriano e diretto artisticamente da Maurizio Verbeni. New Entries si occupa di orientare, formare ed addestrare gli artisti ed inserirli in maniera seria e reale nel mondo del lavoro. Bisogna avere un’età compresa tra i 16 e i 60 anni, salvo casi eccezionali che la commissione si riserva di accettare.
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In radio dal 23 ottobre il primo singolo di Amélie "Alice senza sottana"


Da venerdì 23 Ottobre arriverà in promozione nelle radio italiane il primo singolo della cantante toscana Fabrizia Righini, in arte Amélie. Un brano in pieno stile rockabilly, ironico e pieno di ritmo, scritto da Francesco Mignogna. Il videoclip, molto particolare,  porta la firma del regista Simone Gazzola. "Alice senza sottana" segna l'esordio discografico di questa eclettica cantante piombinese, che si è fatta notare lo scorso anno al Festival Estivo.
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Tiziana Sinagra il nuovo singolo Nel Nome del Padre in radio a partire dal 16 ottobre.

Penulis : Vincenzo on mercoledì 14 ottobre 2015 | 12:13

mercoledì 14 ottobre 2015


A partire dal 16 ottobre sarà in rotazione radiofonica il nuovo singolo della cantautrice Tiziana Sinagra, dal titolo “Nel nome del padre” (scritto da M.Rettani, L.Leonori e D.Scuteri). È uscito anche il videoclip

‘Nel Nome del Padre’ – racconta Tiziana - è una canzone che nasce da una mente assai colta ed eccelsa come è quella di Marco Rettani. Autore di libri e appassionato d’arte, la storia che ispira questo brano è quella narrata nel suo romanzo "La Figlia di Dio", che racconta di un amore che attraversa i secoli per trionfare, liberandosi da una tormentata maledizione. Allo stesso tempo è ‘una preghiera moderna’ dedicata a chi non riesce più a sognare, a chi crede che non esista più una speranza, a chi non crede più nell'amore di quel "Padre" che tutto può. Mistero e complicità tra un uomo e una donna che si inseguono e si amano attraverso i secoli. Un amore che si salva e trionfa grazie ad un altro immenso amore, quello che solo un "Padre" può avere nei confronti del "Figlio".

“Quando ho ascoltato il brano – prosegue la cantautrice siciliana - non avevo ancora letto il libro "La Figlia di Dio" di Rettani. In tutta onestà nella lettura del testo, cosa che per me è fondamentale per identificarmi nella canzone, ho rivisto me stessa, il mio passato, il mio presente: ero io praticamente che avevo lasciato da anni la mia terra, il mio sole, il mio mare, i suoi colori e i suoi odori, il dialetto che non sentivo più. Io, ragazza del sud, figlia di tante terre straniere ma con una sola "Mamma" sempre nel cuore, la mia Sicilia! All'ascolto del primo inciso cominciai a piangere perché le parole mi ricordavano ciò che mi faceva stare male, ma devo anche dire che ho sempre saputo in cuor mio, che grazie alla mia forte Fede in Dio, il mio sogno prima o poi si sarebbe avverato”.

Il video è stato girato a Bergamo in una Villa immersa nella quiete della Val Cavallina, "Locanda Armonia". Lo storyboard fa riferimento proprio alla storia narrata nel romanzo di Marco Rettani ne "La Figlia di Dio""Nel Nome del padre" è come se fosse il riepilogo del romanzo.

Ad accompagnare Tiziana SinagraFabrizio Frigeni alla chitarra acustica ed elettrica (collabora con 883, Siria) Paolo Costa al basso (collabora con Eros,Pausini, Zero, Elio), David Lotti alla batteria, il quintetto d'archi "Leonardo Leo" e Cristina Valvo, Vania Coletti, Vinn Camporeale ai cori.

Tiziana Sinagra nasce a Sciacca nella calda terra di Sicilia il 14 dicembre 1978. Sin da piccola è catturata dalla musica, ma soprattutto dal canto. Dopo appena due anni inizia a partecipare a vari concorsi canori. L’occasione è il "Cantamare" di Cefalù, dove riceve un invito per raggiungere l'America. È il 1995 quando approda negli Usa, pronta ad esibirsi in due importanti locali di New York: il "Cotillon Terrace" e l’ "Halloween Terrace". Dopo un periodo al Londra, si trasferisce in Germania, dove siesibisce con un trio presso lo "Zum Alten Masserrad" che la porterà in tour per tutto il mondo a soli 20 anni. Nel 2009 prende parte alla 52esima edizione del "Festival Di Castrocaro" e raggiunge la semifinale. Nel 2010 partecipa al “Golden Disc”. Nel 2011 esce il suo primo singolo “E' solo chimica” seguito poco dopo da “Un amore diviso” (2012-Ed.Mus.Triacorda). Nel 2012 ritorna in America come ospite del "Club Juventus" per poi raggiungere anche il Montenegro. L’anno seguente è la Russia che le apre le porte. Nel 2013 partecipa alla trasmissione "Mezzogiorno In Famiglia" su Rai2 di Michele Guardi, condotta da Sergio Friscia, Amadeus e Laura Barriales, che la vede vincitrice della gara canora per ben due settimane di seguito. Nel 2013 prende parte alla presentazione della campagna "Trenta Ore per la Vita Onlus" e si esibisce al Teatro Brancaccio di Roma insieme alla Grande Orchestra "Il Sesto Armonico" diretta dal Maestro Beppe Vessicchio.

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28 il nuovo album di Alessandro Bellati in uscita il 16 Ottobre

Penulis : Vincenzo on martedì 13 ottobre 2015 | 08:39

martedì 13 ottobre 2015


Insegnante, studente "a vita". Diplomato all’Università in Specializzazione Polivalente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia “Amedeo Avogadro” di Vercelli nel Luglio 2001 con una Tesi sulla Musicoterapia, Alessandro Bellati è cantautore, sublime pianista, compositore ambient music, poeta, autore teatrale, conduttore ed anche  raffinato intrattenitore e “maestro della parola”.

La sua personalità eclettica e la sua profonda sensibilità lo avvicinano alla musica in giovanissima età: comincia a scrivere brani e poi a cantare prima di aver compiuto i 20 anni. Numerosi sono i successi e le importanti collaborazioni che lo riguardando nel corso della sua carriera: nel luglio 2006 Finalista al “Premio De Andrè Canzone d’Autore 2006” con “Monnalisa”, brano inserito nella compilation “Premio De Andrè 2006” uscita in tutta Italia Ed. Rai Trade/Look Studio.

Sempre la canzone “Monnalisa” è stata premiata da Lucio Fabbri (Direttore Artistico della manifestazione) e da Gatto Panceri in occasione del Premio Canzone d’Autore  Città di Ghedi come Miglior musica e miglior arrangiamento.
"Monnalisa", fa parte del suo album “Parole d’amore” (Egea) ed è inserita nel film "La guerra dei corti" programmato in diversi paesi del mondo.

Il 31 luglio 2009 Sky recensisce il  cd “Parole D' Amore” sulla home page del suo portale e, sempre nel 2009, il bimestrale della SIAE “Viva Verdi” recensisce ancora lo stesso album
Music BOX trasmette il videoclip di “Monnalisa”; il videoclip è nel mese di Agosto 2009 il terzo video più votato dai telespettatori dopo i due di Michael Jackson.
Alessandro Bellati è autore di “Un’onda d’amore”, singolo radiofonico di Tullio De Piscopo nel Luglio 2007 tratto dall’album “Bona Jurnata” e per Tullio De Piscopo scrive anche “Vibra”(in duetto con Francesco Sàrcina, cantante delle Vibrazioni), “Ballando Ballando” e “A volte capita”.

In qualità di compositore Ambient Music nel 2000 scrive ed incide un cd di musiche per Rai Trade dal titolo “Tra capo e coda”, mentre tra il 2005 ed il 2006 incide sei album con la Ecousound.

Attualmente, oltre a detenere la Delega alle attività musicali presso Assessorato al Turismo di Acqui Terme dal 2012 è Direttore Artistico e ideatore di “Impronte Jazz”, rinomata e raffinata rassegna a tema, che ha avuto modo di ospitare alcuni tra i più importanti musicisti del panorama musicale italiano ed internazionale, tra cui Gegè Telesforo, Rita Marcotulli, Alessio Menconi, Dado Moroni, Palle Danielsson e Peter Erskine, Fabrizio Bosso, Luciano Biondini e molti altri famosi jazzisti.

Tra i suoi progetti legati alla contemporaneità segnaliamo con orgoglio l’album ”28", in uscita il 16 ottobre 2015.

Nell’ ottobre 2015 Alessandro Bellati sarà nuovamente alla ribalta come autore di "Destino e speranza" per Tullio De Piscopo, singolo scritto per il cd dei 50 anni di carriera del celebre batterista napoletano; la canzone è attualmente in onda su tutte le radio nazionali.

“C’è sempre tempo per onorare il proprio tempo, perché comunque ci è stato donato e abbiamo il dovere di viverlo in modo completo, con coscienza, intuito e fatalità. E questo, in sostanza, è tutto.”

Alessandro Bellati


Il progetto live sarà disponibile a partire dall’autunno 2015, con due soluzioni : Piano/Voce o Quartetto.
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A dicembre il terzo album degli SHIVAN

Penulis : DeFox Records on lunedì 12 ottobre 2015 | 07:14

lunedì 12 ottobre 2015


Heart Of Steel Records è orgogliosa di annunciare il terzo album dei gothic metallers SHIVAN.
L'album si intitola “Necessary Illusions” e contiene 8 brani che come la dice la band stessa sono influenzati dalle sonorità di Anathema, Paradise Lost, Moonspell e Tiamat. 
La release digitale sarà disponibile dal 1 di Dicembre su tutti i migliori webstores mondiali, iTunes, Amazon, Spotify, Deezer, Google Music, Nokia, Emusic...i brani entreranno subito in rotazione nella piattaforma di Playlist Radio.


Gli Shivan nascono nella seconda metà degli anni 90 da un'idea di Giovanni Landolina come un gruppo di amici, nemmeno ventenni, appassionati al gothic/black metal in voga in quegli anni. Nel 97 esce il demo “Bitter As Gall” (in cassetta), composto da 4 tracce che ottiene buone recensioni e permette alla band di muovere i primi passi sui palchi dei locali metal del Veneto. Nel 2002 esce il primo album, “Whatever lot's above” per l'etichetta Pulsar Light. Il disco risente molto di influenze black metal ed estreme, pur mantenendo un'impronta decadente. Negli anni successivi entrano Massimo “Beba” Buonerba alla voce e Francesco Soccal alla batteria, con questa formazione la band si distacca del tutto dalla musica estrema per muoversi su ritmi cadenzati e più vicini al gothic metal con influenze che richiamano Paradise Lost, Anathema e Moonspell ma mescolate alla rabbia del metal classico e a inserti dark/wave. Nel 2007 esce “When wishes sicken” per l'etichetta My Kingdom Music, composto da 8 tracce e un remix, registrato ai Majestic studios. 

Nel 2011 gli Shivan incidono la cover di Aurora B dei Krisma, storica band dell'elettronica italiana, che verrà inclusa nel loro tributo ufficiale “Chybernation”. Successivamente si aggrega alla band il bassista Elia Dalla Pola ed il chitarrista Fausto Cancian. Dopo anni di Silenzio la band torna con un nuovo album “Necessary illusions” registrato da Rossano Palù (Db Boulevard/La Fuertezza) che si muove ancora di più sui binari paralleli di decadenza e rabbia, dove il gruppo esplora il passato e le vite dei componenti, le emozioni e le paure, le aspirazioni guardando sempre avanti, in un continuo gioco di contrasti.   

Formazione 2015:   
Massimo “Beba” Buonerba – voce 
Giovanni Landolina – chitarra, tastiere 
Elia Dalla Pola – basso 
Francesco Soccal – batteria 
Fausto Cancian - chitarra

Band site : http://www.shivan-ve.com
FB Band contact : https://www.facebook.com/shivanmetal
Label contact : http://heartofsteel.nlz.it
Press Office : http://www.dvlgator.eu



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Anamor & Julio Iglesias Jr. il nuovo singolo "Un Anno Senza Te"

Penulis : Vincenzo on domenica 11 ottobre 2015 | 02:59

domenica 11 ottobre 2015



Dopo il grande successo internazionale del brano “Damela Si”, venerdì 2 ottobre uscirà in digital download e su tutte le piattaforme streaming, il nuovo singolo dell'Artista internazionale Anamor con Julio Iglesias Jr. “Un Anno Senza Te” (Blu Esteban Corporation U.S.A.).

Anamor, artista eclettica, ritorna in Italia, dopo due intensi anni di lavoro per la scrittura del nuovo progetto discografico anticipato dal singolo “Un anno Senza te”; dopo aver raggiunto il vertice della classifica Billboard con il singolo “Damela Si” (anno 2007) ed aver conquistato anche la copertina della celebre testata, l'artista presenta il nuovo brano insieme a Julio Iglesias Jr, filgio della celebre super star Julio Iglesias, un sodalizio artistico e umano già avvenuto per il brano “Amo di Te” (2014).

"Un anno senza te” è una ballad pop-rock, intensa e raffinata, ma potente e d'impatto, autobiografica, con molta attenzione alle dinamiche ed alla valorizzazione dei timbri caratteristici dei due interpreti; con contaminazioni classiche ma moderne, arrangiamenti pensati nello stesso segno della spontaneità e immediatezza dell'ispirazione. Il brano mette a fuoco l'amore che ha come filo conduttore i sentimenti più profondi che caratterizzano l’esistenza; Anamor racconta che “Un anno senza te” nasce durante una cena tra amici. “Ero a Miami, in un ristorante, con Alfio, il mio compagno e amico di infinite battaglie, molte delle quali ancora da combattere, e Julio Iglesias Jr ..

Venivo fuori da un periodo di grande sofferenza, il mio matrimonio stava per naufragare, e la mia anima soffocava nei deserti della solitudine” - racconta - “Guardavamo il tramonto, lasciandoci accarezzare dalla brezza dell'oceano, come tre vecchi amici, improvvisamente abbiamo scoperto le nostre anime, abbiamo messo a nudo i nostri cuori, senza timore e senza vergogna, ci siamo raccontati le nostre fragilità e le nostra storie d'amore finite male. Perchè le canzoni a volte nascono così, dai ricordi sciupati, da amori che attanagliano i cuori, dai dolori mai dimenticati.. le canzoni non sono fatte solo di musica e parole, ma di storie, di vita, di emozioni, di sensazioni, e quando prendono il volo, diventano le storie che raccontano la vita di tutti noi”.

Prodotto e arrangiato da Marco Barusso, archi arrangiati da Marco Grasso, registrato e mixato al BRX Studio di Milano, masterizzato da Marco D'Agostino al www.96khz.it studio. Marco Barusso: chitarre elettriche, chitarre acustiche, basso, tastiere e programmazione; Vito Gatto: violino e viola; Guido Carli: Batteria.

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Dal 9 di Ottobre in tutti i negozi di dischi il primo l'album dei La Rosta "Roba lieve"

Penulis : Vincenzo on giovedì 8 ottobre 2015 | 08:23

giovedì 8 ottobre 2015


Nella toponomastica di una città della provincia emiliana il nome di un famoso quartiere popolare, in musica il nome scelto per il progetto musicale della “strana coppia” Massimo Ice Ghiacci (bassista e compositore da sempre nei Modena City Ramblers) e Marco Goran Ambrosi (chitarrista e compositore nei Nuju).

Undici canzoni combinate tra suoni acustici e trame elettroniche, intrise di sapori mediterranei e padani, in bilico tra folk e new wave, tra il cantautorato italiano degli anni ’70 e il country rock alternativo dei nostri giorni.

Scritte e registrate in oltre un anno e mezzo di frequentazioni sonore nella mansarda di casa, con un microfono, un computer e una marea di strumenti acustici, elettrici ed elettronici, le canzoni sono state rifinite e mixate da Andrea Rovacchi nello storico studio Bunker di Rubiera (RE), già teatro nel passato di numerose registrazioni da parte dei rispettivi gruppi e di molte altre band della scena indie italiana.

Canzoni scritte in italiano, con testi che combinano e fanno scontrare storie che sanno di vita vissuta e fotografie d’orizzonti emotivi e derive oniriche. Echi del Bennato busker di quarant’anni fa s’insinuano in una scrittura in delicato equilibrio tra psichedelia, elettronica e folk. Il calore del suono acustico del bouzouki s’ibrida con l'elettricità di una chitarra elettrica western sul battito di una batteria elettronica. Un suono meticcio e senza tempo, il suono dei La Rosta


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Luisa Cervone : il mio mondo interiore nelle mie canzoni

Penulis : Vincenzo on martedì 6 ottobre 2015 | 11:39

martedì 6 ottobre 2015


Luisa Cervone è una giovane cantautrice italiana, fin da piccola mostra interesse per la musica ed all'età di 8 anni comincia a scrivere i suoi testi. Dopo la perdita della madre , a 11 anni , la scrittura diventa l’unico modo per esprimere il suo mondo interiore. Nell’estate del 2010, all’età di 17 anni , per la prima volta , compone uno dei suoi brani “Sarà come rinascere” ; nell’anno seguente comincia a prendere lezioni di canto e chiede aiuto al suo ex insegnante di musica , Luca Mussino per l’arrangiamento.

Inizia così una collaborazione tra Luisa e Luca, per il primo brano da provinare la scelta ricade su “Sarà come rinascere”. Per cause di forza maggiore, termina la collaborazione con Luca Mussino,il brano viene arrangiato completamente al pianoforte ed inciso (unitamente alla prima versione) presso lo studio di registrazione “Bianconiglio Record”.

Il pezzo viene proposto ad alcune case discografiche indipendenti, che criticano Luisa per il suo modo di scrivere, reputandolo troppo complesso e poco diretto per un vasto pubblico. Viene invece apprezzata per la vocalità,riceve delle proposte che rifiuta per preservare i suoi testi e,dopo spiacevoli incontri e provini andati male, decide di auto prodursi. Lavora all’album “Per chi guarda oltre”, affiancata da Daniele Silvestri, Sebastiano Bellomia , Fabio Vicini ed altri collaboratori che, dandole fiducia, decidono di lavorare per lei e con lei, per quanto riguarda l’arrangiamento dei suoi brani.

Intervista a Luisa Cervone

Dove scrivi le tue canzoni?

I miei brani li scrivo praticamente ovunque, luoghi e momenti che rimangono tutti stampati nella mia mente. Per chi ama la scrittura e ha l'esigenza costante di leggersi nel profondo , qualunque luogo può essere fonte d’ispirazione per scrivere una splendida canzone. Per esempio: “Sarà come rinascere” l'ho scritta in un giorno d’estate sul balcone della casa di mia nonna in Lucania, guardando la pioggia incessante di un violento temporale, il peggiore che avessi mai visto, “Agli occhi di chi non sa guardare” nel bagno di casa mia mentre mi preparavo per andare a letto, “Farfalle di vetro” in metropolitana mentre andavo a scuola. Insomma, l'ispirazione è dentro di noi, ci accompagna in qualunque attimo di vita e in qualunque luogo incroci il nostro destino, in attesa di essere sollecitata da un emozione ,una gioia ,un dolore, un alba un tramonto o un bel panorama, e, poco a poco viene fuori e prende vita.

Per chi guarda oltre è il tuo CD di esordio, da cosa nasce, e perché questo Titolo?

Rivolto a chi come me, cerca, per esigenza dell’anima, qualcosa di più profondo dal fascino della vita stessa, “Per chi guarda oltre” è un album che narra le emozioni di una ventenne, parla di gioie, di dolore, di sentimenti, amicizia, ma soprattutto di amore, quell’amore che regaliamo a noi stessi e agli altri. Tutte cose delle quali abbiamo una vitale necessità. Ho sempre pensato che il titolo di un album non solo debba essere il riferimento al suo contenuto, ma anche bello, armonioso, profondo, misterioso, che stimoli la curiosità delle persone all’ascolto del disco. Un buon titolo è un buon biglietto da visita, un richiamo per coloro che potrebbero essere i destinatari dell' universo narrato in ogni canzone che hai deciso di scrivere.
Ho deciso di dare questo titolo al mio primo album , dopo aver parlato con diversi produttori, i quali, tutti, mi fecero notare più di una volta, l'intima complessità dei miei brani. in un mondo in cui, a torto, il conoscersi nel profondo viene dato per scontato, mi sono chiesta a chi sarebbero potute arrivare le mie emozioni? visto che per un'intera mattina, qualificati addetti ai lavori mi avevano prospettato l'insuccesso della mia impresa proprio a causa del mio modo di dedicarmi in maniera totale a ciò che amo fare? Cosi mi venne in mente il titolo, perché, probabilmente , solo chi è spinto dalla sua interiorità a guardare oltre, avrebbe potuto dare vita alla sua arte.

In questo momento difficile, dove le case discografiche investono poco sui nuovi talenti e i produttori finanziano solo progetti sicuri, come fai a produrre il tuo lavoro?

In un panorama difficile e complesso come quello musicale di oggi, è pressoché impossibile trovare persone che investono sui giovani artisti che si affacciano per la prima volta sul mondo discografico per farli crescere. Anzi bisogna fare molta attenzione a non cadere nelle grinfie dei sinistri personaggi che affollano l’ambiente, pseudo agenti e produttori, che, dietro millantate amicizie e false promesse, raggirano con delle vere e proprie truffe molti ragazzi.
Io, come molti altri giovani ho finanziato, con le poche risorse a mia disposizione, ogni fase della mia produzione artistica, dall'arrangiamento alla registrazione, dal mixaggio all'incisione del brano, fino alla fase finale della presentazione attraverso videoclip di cui scrivo ogni sceneggiatura. E’ per questo che molti brani incisi parecchio tempo fa sono usciti adesso, perché non sempre mi sono potuta permettere una continuità economica per portare a termine il progetto.

Il risultato di questa mia fatica discografica, è tutto su youtube oltre che sui profili ufficiali di SoundCloud , twitter, tumbl e facebook , naturalmente sotto il nome di Luisa Cervone .



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Il rapper Giorgio Gulì racconta Mia Martini


Giorgio Gulì, giovane cantante rap, nasce a Palermo ventidue anni fa. La musica fa parte della sua vita fin da bambino, quando inizia a comporre testi e melodie con la tastiera che compra insieme allo zio musicista che ne intuisce il talento. Il primo riconoscimento importante arriva nel 2013, quando al concorso “Artista 2000” disputa la finale nazionale dei “Grandi Festivals Italiani” in Sardegna. È in quell'occasione che arriva primo nella sezione inediti: una vittoria significativa per la sua carriera perché Giorgio si esibisce a “Casa Sanremo“ davanti a un pubblico di addetti ai lavori; il Maestro Vince Tempera inoltre gli propone di scrivere un brano su Mia Martini. Dedicato a Mia è il titolo della canzone che viene presentata al Premio Mia Martini 2014 a Bagnara Calabra, con cui Gulì vince il “Premio miglior autore” intitolato al Maestro Giancarlo Bigazzi e che oggi è prodotto e distribuito dalla GB Music, nota etichetta discografica.

A premiarlo c’è suo figlio, Giovanni Bigazzi, operatore culturale, fotografo e talent scout: con lui nasce una collaborazione nella ricerca trasversale di musica e parole.
Il genere di Gulì è davvero riconoscibile, il suo linguaggio parte dal rap ma si uniforma alla melodia più popolare e a sonorità ritmiche hip-hop. La sua particolarità è nel contaminare il “contaminabile” con le sue emozioni, creando uno stile riconoscibile e unico.

Il video del brano, firmato dalla regia di Claudio D’Avascio e prodotto da GB Music, è la storia della vita di Mia Martini, tra le gioie dei suoi successi e il dolore provocatole dalle calunnie e le invidie dei colleghi.

Protagonista del video è una ragazzina che sogna di diventare cantante ed è la trasposizione, in versione cartoon, di Mimì. Il video si apre con un writer che sta disegnando su una parete, ma inizialmente non si sa cosa sia il soggetto del disegno. Poi la storia prosegue in un luogo familiare, lo studio del padre di Mia, dove la ragazzina ascolta un disco. Inizia così un viaggio immaginario tra studi di registrazione e palchi, applausi e paure; un viaggio che, come un cerchio, si chiude nello studio del padre.

Nell’ inquadratura finale si svela quello che il writer ha disegnato cioè il ritratto di Mia Martini.
Dedicato a Mia, già visibile e apprezzato sui social, sarà dal 5 ottobre anche su tutti i migliori circuiti radiofonici e televisivi.


Un ringraziamento speciale va a LaFenicestudio che da tempo cura la comunicazione di GB Music e a Luciano Tallarini, art director , storico amico e collaboratore di Giancarlo e Gianna Bigazzi.

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Cristiano Calcagnile MULTIKULTI il 20 ottobre in concerto e live recording al Candiani di Mestre (VE)

Penulis : Alessandra Trevisan on lunedì 5 ottobre 2015 | 08:42

lunedì 5 ottobre 2015

CANDIANI GROOVE 
Ottobre 2015 
LIVE RECORDING!


Martedì 20 Ottobre, ore 21.00 

Cristiano Calcagnile 
MULTIKULTI 
Omaggio a Don Cherry (1995–2015)

Gabriele Mitelli (tromba, flicorno, pocket trumpet, effetti) 
Paolo Botti (viola, violino di Stroh, banjo, salterio ad arco, erhu) 
Nino Locatelli (clarinetto, clarinetto basso) 
Massimo Falascone (sax alto, baritono e sopranino, live electronics) 
Pasquale Mirra (vibrafono) 
Gabriele Evangelista (contrabbasso)
Dudu Kouatè (percussioni, xalam, calebasse, djembe, voce) 
Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, arrangiamenti)

Ingresso: intero € 8, ridotto € 5

PRENOTAZIONE DEI BIGLIETTI ALLA MAIL INFO@CALIGOLA.IT  con ritiro SUL LUOGO DELL'EVENTO la sera stessa

Mestre (Ve)
Centro Culturale Candiani 
Piazzale Candiani 7 
Auditorium quarto piano


Informazioni
Centro Culturale Candiani, tel. 041.2386126, candiani.comune.venezia.it. Facebook: facebook.com/Centro.Culturale.Candiani; Caligola, cell. 340.3829357 – 335.6101053, fax 041.962205, www.caligola.it – info@caligola.it. Facebook: facebook.com/pages/Caligola-Circolo-Culturale/198558337034

Biglietti 
Acquistabili presso la biglietteria del Centro Culturale Candiani la sera del concerto (tel. 041.2386126). Prenotazione alla mail di Caligola info@caligola.it con ritiro del biglietto fino a mezz'ora prima dell'inizio. Le prenotazioni via mail si potranno effettuare sino alle ore 17.00 di martedì 20 ottobre. Riduzioni per possessori Candiani Card e Carta Cinemapiù, IMG Card, Associazione Caligola, studenti, Jazzit Card

***

Donald Eugene “Don” Cherry, uno dei protagonisti assoluti prima della stagione del “free jazz”, e poi del jazz “terzomondista”, quello contaminato con altre culture – per qualcuno, anche se a noi non piace la definizione, più semplicemente “world jazz” – è morto il 19 ottobre 1995, alla soglia dei 59 anni. Nel 1991 aveva pubblicato uno dei suoi ultimi e più significativi dischi, “Multikulti”. Il trombettista di Oklahoma City, cresciuto a Los Angeles, era stato protagonista dieci anni prima, nel settembre 1985, con il suo “Nu Group” (Carlos Ward, Mark Helias, Ed Blackwell e Nanà Vasconcelos), di un memorabile concerto a Mestre, in un Teatro Toniolo completamente esaurito. Dal rivoluzionario quinquennio passato accanto ad Ornette Coleman – poi reincontrato nel 1971 (“Science fiction”) e nel 1987 (“In all languages”) – alle prestigiose collaborazioni con George Russell, John Coltrane, Albert Ayler e Sonny Rollins, dalle prime esperienze come leader a fianco di Gato Barbieri e Pharoah Sanders al quartetto New And Old Dreams, con Dewey Redman e Charlie Haden, dalla partecipazione alla big–band di Carla Bley al “world jazz” del trio Codona, dal post–punk dei Rip Rig & Panic agli ultimi splendidi album ancora da leader (“Art deco” e “Multikulti” su tutti), il percorso artistico di Don Cherry, forse non ancora sufficientemente studiato, è ricco di molte gemme preziose. Il progetto Multikulti, preparato nel 2014 da Cristiano Calcagnile per ricordare Don Cherry, di cui ricorre nel 2015 il ventennale della scomparsa, e già collaudato quest’anno in qualche fortunata uscita concertistica (fra tutte quelle ai festival di Correggio e Clusone), giunge a tal fine quanto mai a proposito. Quando hanno saputo che il batterista milanese avrebbe voluto registrare dal vivo quegli arrangiamenti meticolosamente preparati, Caligola e Centro Culturale Candiani hanno raccolto prontamente l’occasione, individuando nell’auditorium del Candiani (dove erano stati già registrati Anthony Braxton, Paolo Botti e la NION di Claudio Cojaniz), il luogo ideale per realizzare tale desiderio. È questa la forte motivazione che ha spinto ad inserire, pur all’ultimo momento e con poco tempo a disposizione, questo importante fuori programma all’interno della già annunciata stagione autunnale di “Candiani Groove”. Il disco “live” ricavato dalla registrazione verrà pubblicato da Caligola Records entro il primo semestre 2016
Non sono molti i lavori fatti sulla musica di Don Cherry. Sin qui si è trattato per lo più di riproposizioni di suoi brani all’interno di repertori misti (com’è prassi nel jazz), oppure di concerti monografici in cui sono state scelte alcune tra le sue più note composizioni. Quello che l’ottetto di Calcagnile propone in questo progetto, è invece un lavoro inedito ed originale, sorta di percorso “guidato” tra le differenti “ere musicali” attraversate dal trombettista neroamericano, lavoro che ha previsto trascrizioni di intere suite tratte da concerti, oltre che un’accurata selezione di brani tratti dai suoi dischi più importanti. L’idea fondante di questo tributo è quella di cercare in qualche modo di ripercorrere l’excursus musicale di un musicista che ha attraversato, in quasi quarant’anni, diverse culture (jazz, musica africana e indiana, rock e blues, musica colta occidentale) creando, di fatto, inedite ed interessanti connessioni tra differenti linguaggi musicali, riproponendoli attraverso un processo di assimilazione che ha generato una musica estremamente personale e creativa, di grande spessore artistico. La formazione con cui il batterista milanese presenta questo lavoro è formata da alcuni tra i più interessanti ed affermati musicisti della nuova scena jazzistica italiana. La varietà timbrica dell’organico, un ottetto senza pianoforte ma con vibrafono – strumento molto utilizzato da Cherry – garantisce una qualità espressiva sempre cangiante e mutevole, perfettamente funzionale all’idea di sviluppo che il progetto stesso propone. Accanto a Calcagnile, noto per aver suonato con Cristina Donà e Stefano Bollani, ma che ha poi collaborato proficuamente con Gianluca Petrella e Gianni Mimmo, Roberto Ottaviano e Glenn Ferris, solo per fare qualche nome, suonano due fra i più promettenti giovani jazzisti italiani, entrambi classe 1988, ovvero il trombettista Gabriele Mitelli ed il contrabbassista Gabriele Evangelista (oggi nel quartetto di Enrico Rava), ma anche dei collaudati protagonisti dell’avanguardia jazzistica come il vibrafonista Pasquale Mirra ed il sassofonista Massimo Falascone, il violista Paolo Botti ed il clarinettista Nino Locatelli. Completa la formazione, a celebrare il Continente da cui tutto è nato, il percussionista senegalese Dudu Kouatè, da molti anni attivo nel nostro paese, dove ancora risiede.
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Riapre l'Associazione Flat di Mestre. La seconda stagione al via venerdì 9 ottobre. Ecco il programma del mese


L’Associazione Flat riaprirà i battenti venerdì 9 ottobre (ore 22.00) inaugurando una seconda stagione nella sede di via Torino 133. Molte le attività, i nuovi progetti nonché le collaborazioni già rodate che si alterneranno a sinergie nuove e inattese, offrendo una proposta sempre più ricca e ricercata. Flat intende così aprirsi ancora di più alla città, come già annunciato lo scorso anno, nel desiderio di diventare un polo culturale di riferimento a più ampio spettro che possa coinvolgere diverse fasce d’età.

Il party di apertura del 9 ottobre ospiterà Wasted Pido con il suo travolgente “one man band show”, fatto di rock ‘n roll lo-fi e ballate country spruzzate di elettronica.
A seguire, l’aftershow in compagnia di Gattini Nite dj-set crew.

Domenica 11 ottobre (ore 20.00) è il turno di "Frullatorio". Associazioni e teatro in città, secondo appuntamento con un format originale che rivoluziona gli schemi. 
A cura della compagnia teatrale "H2O non potabile", "Frullatorio" sarà una serata in cui i ritmi televisivi scandiscono una serie di interviste, gag, gingle, classifiche e video che si rivolgono al contesto mestrino e veneziano. L’obiettivo è far conoscere al pubblico realtà associative che s’impegnano per rendere vivo il territorio in modo vivace e dinamico. Gli ospiti, infatti, saranno sottoposti a interviste anomale, dove l’ironia farà da condimento principale.
Protagonisti di questa seconda puntata saranno membri di associazioni culturali che attraverso il teatro tentano di ridare linfa vitale alla città: in rappresentanza di Venezia i “Cantieri teatrali veneziani” con il loro progetto “Venice Open Stage”. Per la parte mestrina, invece, i “Puntini in movimento” con il loro progetto “Greens”. Ospite speciale sarà Brad Sisk dell’Associazione culturale “Bettina Brentano” e compagnia "Duse's Blush".

Venerdì 16 ottobre Flat aprirà le porte a una serata organizzata da Sotterranei, realtà vivace del territorio padovano e nuova collaborazione di questa stagione, che porterà presso il salottino di via Torino il live del giovane e già amatissimo cantautore post-rock Pietro Berselli. Il suo EP “Debole (senza regole)” (2015) è un lavoro minimale senza band, solo chitarra elettrica, voce e qualche timpano.
In apertura I am Titor, band ispirata dalle sonorità di Mogwai, Radiohead, Animal hospital e molti altri; il loro EP autoprodotto si intitola “Conflict Between Reality And Your Feelings” (2014).

Venerdì 23 ottobre, invece, gli OJM presenteranno il nuovo disco in uscita per Go Down Records, caratterizzato come sempre da un mix di garage, stoner e psichedelia. La tappa mestrina fa parte del lungo tour per il diciottesimo anniversario della band trevigiana.
Chiuderà la serata Pablo dj-set.

A partire da sabato 31 ottobre, invece, ripartiranno le suggestive serate a cura di Alex Del Duca con un Halloween Party in salsa Flat: synthpop, italo-disco, hi-nrg, wave80, ospiti e visual a tema. 

Oltre alla musica dal vivo, Flat sta proponendo alcuni corsi di formazione linguistica e attoriale, arti artistiche e dello spettacolo, lingua inglese e biodanza. 
I corsi, tenuti da esperti, sono aperti a tutte le età e livelli. 
Per info: corsi.flat@gmail.com

Associazione Flat 
via Torino 133, Mestre (VE)
Ingresso riservato ai soci ARCI. 
Info: associazione.flat@gmail.com; Facebook: associazione.flat

*

CALENDARIO

Venerdì 9 ottobre
ore 22.00
Flat Party di inaugurazione
Wasted Pido 
Gattini Night dj-set crew

Venerdì 11 ottobre
ore 20.00
Frullatorio
con H2O non potabile, Cantieri teatrali veneziani, Puntini in movimento
e Brad Sisk, Associazione Bettina Brentano

Venerdì 16 ottobre
ore 22.00
Sotterranei e Flat presentano
Pietro Berselli
I am Titor
Venerdì 23 ottobre
ore 22.00
OJM 
Pablo dj-set

Venerdì 31 ottobre
ore 22.00
Halloween Party
con Alex Del Duca
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